La via che conduce al Paradiso la immagino bordeggiata a ritroso da tutte le scarpe che ho usato e smesso nella mia vita. Un po’ come i sassi di Pollicino. La prima considerazione, non proprio ovvia, che nasce da questa premessa è per me una certezza: in Paradiso si va a piedi. Ma la via è lunga e le scarpe abbandonate, i segnapista del sentiero celeste, non si trovano proprio ad ogni metro. A volte bisogna camminare un po’ tra una scarpa e un’altra, prima di sapere se si è fuori strada. Si sbaglia anche strada. Ma, come lo si capisce? Continua a leggere
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